La ricerca
Secondo un’indagine condotta dall’Istituto di Ricerca GPF per AXA MPS, il posto fisso non è tra le priorità dei giovani. Ciò che più conta per loto è portare a casa uno stipendio sufficiente per poter condurre una vita abbastanza decorosa, infatti solo il 19,6% degli intervistati (giovani con età compresa tra i 18 e i 34 anni) ha dichiarato fondamentale la sicurezza del posto di lavoro.
In particolare, il posto fisso è importante per :
- intervistati con età compresa tra i 18 e i 34 anni: 19,6%
- intervistati con età compresa tra i 35 e i 54 anni: 24,4%
- intervistati con età compresa tra i 55 e i 74 anni: 24,3%
I giovani
A giudicare dai risultati sembrerebbe che i giovani non aspirino al posto fisso e quindi ad una maggiore stabilità. In realtà non è così. Il punto è che sono proprio i giovani a risentire maggiormente le conseguenze della crisi che ha investito il nostro Paese. Non è solo la questione del posto fisso che li attanaglia bensì anche la poca disponibilità di tempo libero, il luogo in cui vivono e il problema casa.
Il discorso della casa è sentito come un fardello dai giovani. Infatti il 45,9% teme di non riuscire a pagare l’affitto o il mutuo.
Giovani e meno giovani a confronto
Le paure legate al discorso della casa sono presenti a tutte le età, infatti anche per i più maturi sussiste l’incertezza di non riuscire a pagare a fine mese la rata dell’affitto o addirittura di non essere in grado di permettersi un mutuo.
Più ottimismo però se si affronta il discorso lavoro. Infatti, se i giovani sono per il 58% insoddisfatti del lavoro e vorrebbero cambiarlo, la percentuale cala per gli intervistai più maturi che tocca il 27,2% ovvero coloro che rientrano nella fascia di età compresa tra i 55 e i 74 anni e il 54,6% per coloro che hanno tra i 35 e i 54 anni d’età.
Di conseguenza, visto che il lavoro non è una certezza per i giovani, sono proprio loro, con il 52,3% ad avvertire il bisogno di una pensione integrativa, contro il 49,8% degli adulti e il 38,4% dei più maturi. Va detto però che il 27,5% dei giovani non riesce a risparmiare poiché le spese ordinarie assorbono buona parte delle entrate.